VAL DI GRESTA

La guerra in Val di Gresta. Dal 1860 al 1914 il genio militare austro-ungarico costruì decine di fortezze per difendere il territorio trentino da un eventuale attacco italiano. In val di Gresta, tra il 1880 ed il 1881, venne realizzato forte Pannone, per il controllo della val di Loppio, importante via di comunicazione tra Rovereto e Riva del Garda.
La piccola fortificazione perse rapidamente importanza, venne disarmata e infine, nel 1915, demolita. A partire dal 1907 venne progettata una modernissima cintura fortificata a ridosso dei confini con l’Italia; in Vallagarina erano previste fortificazioni sul Pasubio, a Pozzacchio, sui monti Zugna, Vignola e Altissimo.
Allo scoppio della guerra, nel 1914, i lavori vennero abbandonati ad uno stadio ancora iniziale. L’esercito austro-ungarico decise di accorciare l’eventuale fronte con l’Italia e realizzò una linea difensiva arretrata (Tiroler Widerstandslinie), composta da trincee, camminamenti, postazioni di artiglieria, … Nel settembre 1914 anche in valle di Gresta iniziarono i lavori di apprestamento della linea di difesa.
La valle venne divisa in due settori: la parte occidentale dipendeva dal comando di Riva del Garda, quella orientale dal comando di Rovereto.
La linea di difesa saliva da Rovereto al monte Faè, proseguiva sul Nagià Grom e, abbassandosi gradatamente, arrivava al passo San Giovanni.
Sul monte Faè e sul Nagià Grom vennero realizzati capisaldi, dotati di trincee, postazioni per mitragliatrice, caverne per artiglierie, baraccamenti per soldati in posizioni defilate dal tiro nemico, depositi e magazzini, cisterne per l’acqua e cucine da campo.
Le posizioni erano collegati da trincee protette da ampie fasce di reticolati. Nei primi mesi di guerra l’esercito italiano avanzò rapidamente verso nord, occupando i territori abbandonati dagli austro-ungarici: Brentonico, Besagno e Castione; alla fine del 1915 arrivò a Mori e Loppio; agli inizi del 1916 tentò la risalita della valle di Gresta. Dopo l’offensiva austro-ungarica del maggio 1916 (nota come Strafexpedition, si svolse tra la sinistra Adige e la Valsugana), gli italiani si ritirarono sul versante settentrionale del monte Baldo.
Gli austro-ungarici occuparono la valle di Loppio, dove costruirono una linea di avamposti. Negli anni successivi non si registrarono più significativi spostamenti della linea del fronte.

TESI DI ALESSIA GIULIANI:

LA PRIMA GUERRA MONDIALE IN VAL DI GRESTA

INTRODUZIONE

L’idea di svolgere il mio lavoro di tesi sulla prima guerra mondiale è nata nell’estate del 2009 quando ho visitato le trincee del Nagià-Grom ....

LA DICHIARAZIONE DI GUERRA

Il 1800 è ricordato come il secolo dello splendore: ....

OPERE FORTIFICATE

Anche in Val di Gresta iniziarono i lavori per l'apprestamento della linea di difesa;

LE TRASFORMAZIONI VISTE DAGLI ABITANTI

Per descrivere al meglio quanto la guerra stravolse la Val di Gresta è utile riportare alcuni stralci del diario di Cecilia Pizzini.

MOMENTI SIGNIFICATIVI

1915: Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra e la Valle di Gresta si ritrovò a essere in prima linea nella lotta fra austro-ungarici e italiani.

AI MIEI POPOLI

Il 31 luglio 1914 fu emanato dall’Imperatore dell’Impero Austro-Ungarico l’ordine di “leva di massa”, furono mobilitate subito diciannove classi.

PRIGIONIERI IN RUSSIA

Dopo la cattura i prigionieri erano divisi in due gruppi: ufficiali e soldati e costretti a raggiungere le retrovie per lo smistamento.

LA VITA GUERESCA

Giacomo Beltrami nasce a Nomesino nel 1875. Egli fu richiamato alla leva il 2 agosto del 1914.

EFFETTO DELLA GUERRA SUI CIVILI

Fino a qui abbiamo seguito le sorti dei combattenti grestani durante la guerra, ma non bisogna tralasciare l’effetto che questa ebbe sui chi rimase lontano dal fronte

LA GALIZIA

Tragitto compiuto dai soldati austro-ungarici verso la Galizia

PARTENZA ED ESILIO DEI CIVILI

EVACUAZIONE DEI PAESI DELLA VALLE

L’apertura del fronte italiano comportò il secondo tragico sviluppo dell’esperienza di guerra dei trentini.

LA SORTE DEGLI SFOLLATI

Il mese di settembre fu quello della partenza

RICORDI DI UNA PROFUGA

Ecco come descrive questi avvenimenti Cecilia Pizzini

IL RITORNO E LA DEVASTAZIONE

I LASCITI DELLA GUERRA

A guerra finita, fu stilato un prospetto sulle condizioni del territorio trentino...

BIBLIOGRAFIA

CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI

Essendo questa mia tesi un omaggio alla Val di Gresta, al suo passato, a chi ha combattuto per farla diventate ciò che è, penso sia giusto divulgare, sia sottoforma di articolo sia attraverso alcune conferenze, le informazioni da me raccolte. RINGRAZIAMENTI Sono stata molto aiutata, ho conosciuto un gruppo di persone disponibili, generose, che mi hanno sorretto e incoraggiato in questo percorso. A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Quinto Antonelli, Nicola Fontana, Alba Lazzaretto, Alessio Less, Miria Manzana, Alessio Mazzucchi, il personale dell’Archivio Storico della Biblioteca G. Tartarotti di Rovereto e il personale della Biblioteca di Mori.

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE AD ALESSIA GIULIANI…

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SCHEDE INTERVENTO

Dalla Tesi di laurea della D.ssa Laura Casarotto Romer -
Gentilmente concessa
(Aprile 2013)

LA VAL DI GRESTA

CONOSCERE LA STORIA E IL TERRITORIO - DI ALESSIO LESS

LA PRIMA GUERRA MONDIALE IN VAL DI GRESTA

Tesi di Alessia Giuliani: La guerra in val di Gresta. Dal 1860 al 1914 .....

Standschützen e Alpini tra Monte Nagià Grom e Fiume Adige

Standschützen (Bersaglieri Tirolesi) di Oswald Mederle:

COME NASCE UN MONUMENTO

Monumento a ricordo di quei Tirolesi che come Standschützen combatterono per la Patria e libertà.

FERRATA DI MONTE ALBANO

La via attrezzata "Ottorino Marangoni" è una via ferrata realizzata dalla Sezione C.A.I. - S.A.T. di Mori nel 1976 su una parete rocciosa.

MART ROVERETO

Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto è un centro museale del Trentino

CAMPANA DEI CADUTI

La Campana dei Caduti di Rovereto è stata fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale,

SANTUARIO DI MONTE ALBANO

Il santuario dell'Annunciazione della Beata Maria Vergine, anche noto come santuario di Montalbano è una chiesa sussidiaria a Mori, in Trentino. Risale al XVI secolo.

MUSEO DELLA GUERRA ROVERETO

Situato nel quattrocentesco castello di Rovereto, unica rocca veneziana in Trentino.

IL CAMMINO DI SAN ROCCO

Lungo il Cammino di San Rocco potrai attraversare molti paesaggi e trincee della grande guerra
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