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RECENSIONI RECENTI

CAPIRE LA GUERRA PER VIVERE LA PACE

Rated 5 out of 5
16 Ottobre 2023

Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo!

Non fu dunque per tema, / s’io non t’uccisi: fu per non morire! / Per non morire in te: m’eri gemello (…)

Queste due frasi, una di Lussu (Un anno sull’altopiano) e l’altra di Martini (Perché non t’uccisi) ci hanno accompagnato nelle trincee del caposaldo austriaco del Nagià Grom, sulle montagne intorno a Rovereto.

La visita della classe V al Museo della guerra di Rovereto e alle trincee sopra Mori ha portato quest’anno ad una profonda riflessione tutti i ragazzi che vi hanno partecipato. Perché negli occhi e nei telefoni avevano le immagini e le notizie di Gaza, dell’Ucraina, del Nagorno Karabakh.

Le testimonianze degli sfollati del 1915 sono le stesse di quelle degli sfollati di oggi. Lo stesso dolore, la stessa distruzione del proprio paese, e del proprio cuore.

La follia di chi bramava ed esaltava la guerra è la stessa di chi oggi la esige come solo e unico mezzo per redimere questioni territoriali o economiche.

Così anche l’umanità e il senso di fratellanza senza confini che emerge qua e là negli scritti di molti soldati della Grande guerra, come Lussu e Martini, ci sembra la stessa che sentiamo e che cerchiamo noi ora guardando le vittime delle guerre grandi di oggi.

Questo senso di essere uguali all’altro, fosse anche dichiarato nemico, ci ha guidato nell’affrontare le fonti che raccontano la guerra del 15-18 scoprendo le tracce di questa umanità che emerge in alcune testimonianze anche nel pieno di un conflitto. Come il Natale del 1914 tra gli eserciti del fronte occidentale.

Visitando le sale del Museo della Guerra, abbiamo rintracciato molte analogie e somiglianze tra quelli e questi conflitti, dal punto di vista dell’economia degli stati, della propaganda, del progresso tecnologico, delle necessità mediche, logistiche e così via.

Quindi un numero sconsiderato di morti, feriti, prigionieri. E infine lo stesso risultato ultimo: una “inutile strage” come la definì Papa Benedetto XV nel 1917.

Un altro papa, Pio XII, aveva poi affermato: “Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra”.

Aver dunque rivissuto in questo modo quella terribile pagina della storia ci sta facendo rivivere oggi, in modo più attento e con uno sguardo diverso, le pagine del nostro affaticato mondo contemporaneo.

Questo il senso e il valore di un’uscita davvero didattica.

Liceo Romano Bruni

un giorno da...ricordare

Rated 5 out of 5
15 Giugno 2023

Carissimi Alpini che vi occupate delle trincee di Nagia Grom grazie per averci accompagnati in questa bella esperienza di storia e conviavilita’.

Ci siamo sentiti circondati dalla ricca natura delle montagne….

ci siamo sentiti abbracciati dagli stretti cunicoli delle trincee della prima guerra mondiale….

ma soprattutto ci siamo sentiti accolti dalla vostra simpatia e dal vostro affetto.

Grazie ancora per la Vostra continua testimonianza e devozione e per tenere vivo il ricordo di chi ha fatto sacrifici e donato la vita per ideali cari a tutto il popolo.

Asd beato Carlo Steeb – Verona

Asd beato Carlo Steeb - Verona

Bellissima esperienza in trincea

Rated 5 out of 5
22 Aprile 2023

Abbiamo percorso il sentiero da Mori vecchio, saliti al Nagia’Grom, passati per Manzano per poi scendere verso Mori sul sentiero della Lasta.

Un percorso meraviglioso, panoramico e luoghi spettacolari recuperati da reperti e passaggi della grande Guerra.

Complimenti per la manutenzione e segnalazione del sentiero

Lascio il nostro video realizzato durante l’escursione https://youtu.be/v-kAGFqfP1o

Davide

Campo trincerato del Nagià-Grom

Rated 5 out of 5
16 Marzo 2023

Qualche giorno fa ho fatto una breve escursione nella zona del Nagià-Grom. Complimenti al Gruppo al Gruppo Alpini “Remo Rizzardi” di Mori per il lavoro di recupero del campo trincerato, davvero notevole. L’escursione è molto interessante, sotto diversi punti di vista. Tornerò di certo nei prossimi giorni in val di Gresta.

Roberta

ESCURSIONE DEL 15 FEB. 2023

Rated 5 out of 5
17 Febbraio 2023

Lo scorso mercoledì ho pensato di tornare a vedere il sistema difensivo austriaco del Nagià Grom, dove ero già stato qualche anno fa con un gruppo di amici veronesi. L’escursione è stata organizzata dal CAI Verona – Sezione Cesare Battisti; eravamo una trentina. Partiti da Mori Vecchia, seguendo il sentiero delle trincee, in circa due ore e mezza siamo arrivati alla baita degli Alpini di Mori dove abbiamo trovato alcuni volontari al lavoro.

Generosa e squisita l’accoglienza. Dopo un buon bicchiere di vino ed un caffè offerti abbiamo visitato il caposaldo accompagnati dall’alpino ITALO CATTOI, preparatissimo su storia ed ambiente. Più che apprezzabile il lavoro di recupero svolto, veramente notevole sia per per la mole che per la qualità.

Voglio ringraziare il gruppo alpini di Mori ed in particolare il capogruppo Fiorenzo Bertolini ed il formidabile Italo.

Esperienza positiva che raccomanderei ad ogni gruppo organizzato.

Segnalo che il percorso richiede attenzione (alcuni tratti esposti sono serviti da cordino di sicurezza, altri attrezzati con scale protette, uno stretto passaggio in galleria) ma dà molta soddisfazione.

Angelo Mancini

IL MONUMENTO AI CADUTI

Monumento per ricordare i Compagni Scomparsi e i Caduti di tutte le guerre.

LA SEDE IL VIDEO

I MOTTI ALPINI

RELAZIONE MORALE

La relazione morale è uno strumento indispensabile per far conoscere e racchiudere tutte le attività organizzate nell’arco di un anno solare e l’andamento patrimoniale dell’Ente.

STORIA DELL'A.N.A. A FUMETTI

Trofeo Caduti di Mori

1° Classificato alla Gara è stato il
Gruppo Alpini Mori

FERRATA DI MONTE ALBANO

La via attrezzata "Ottorino Marangoni" è una via ferrata realizzata dalla Sezione C.A.I. - S.A.T. di Mori nel 1976 su una parete rocciosa.

MART ROVERETO

Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto è un centro museale del Trentino

CAMPANA DEI CADUTI

La Campana dei Caduti di Rovereto è stata fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale,

SANTUARIO DI MONTE ALBANO

Il santuario dell'Annunciazione della Beata Maria Vergine, anche noto come santuario di Montalbano è una chiesa sussidiaria a Mori, in Trentino. Risale al XVI secolo.

MUSEO DELLA GUERRA ROVERETO

Situato nel quattrocentesco castello di Rovereto, unica rocca veneziana in Trentino.

IL CAMMINO DI SAN ROCCO

Lungo il Cammino di San Rocco potrai attraversare molti paesaggi e trincee della grande guerra
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