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recensione ritardataria, ma "sentita"

25 Maggio 2024

Non è un caso se solo qualche giorno prima del 24.4.24 ci siamo decisi a fare il nostro 1′ cammino.

Non è stato un caso scegliere il Cammino di San Rocco…”lui” ha scelto noi!

Non un caso che Roberta Perini e Antonella Perzolli fossero le accompagnatrici del nostro gruppo per Golosaneve

e ce ne abbiano parlato con entusiasmo, facendoci già immaginare con lo zaino sulle spalle.

La montagna!! I nostri ricordi da bambini!

Il suo verde, i fiori, i profumi, l’aria umida, l’acqua che scorre, il vento tra gli alberi e sul viso,

i panorami che cambiano mentre piano piano percorri strade diverse,

passando dalle ripide mulattiere all’erba alta dei prati, dai sentieri di terra e foglie nei boschi

alle provinciali che attraversano piccoli borghi.

Le persone! Quelle belle, che incontri in montagna, possono un po’ cambiarti la vita…o almeno la giornata!

Hanno la luce negli occhi, le mani forti di chi lavora sodo, la bontà nel cuore ed il passo di chi è abituato ai saliscendi.

E così, non è stato un caso che alla fine della nostra 3′ tappa ci siamo imbattuti nella sede sociale del Gruppo Alpini di Mori,

che, in occasione del 25.4 e degli annessi giorni di festa, ospitava una mostra sulla 1′ guerra mondiale.

Avevamo visitato e percorso proprio quel pomeriggio le trincee del Nagià Grom, riportate alla luce anche grazie agli Alpini…

dovevamo concludere la giornata ringraziandoli delle emozioni che ci avevano fatto provare!

Ivan Damin ci ha mostrato da vicino e descritto con orgoglio parte della sua collezione privata di cimeli storici,

sapientemente curata in 30 anni di passione: molto interessante ed affascinante!

Usciti dalla stanza ci giriamo verso il bancone e poco dopo ci ritroviamo letteralmente abbracciati

dall’ospitalità del Presidente, Fiorenzo Bertolini, dell’oste Giorgio,

degli amici alpini che ogni tanto si “lanciano” nel consueto gioco La morra.

Con gioia e soddisfazione ci raccontano della loro imprese e noi, con occhi sognanti,

ce li immaginiamo al lavoro, proprio come vederli lì!

Non è stato un caso aver condiviso un pezzo di cuore con questi amici,

con i quali qualche ora è sembrata molto più…e si fa sentire ancora, dentro il cuore!

Con grande emozione, da nipote di alpino nato a Ferrara di Monte Baldo, ringrazio tutti coloro che si sono impegnati,

e tuttora lo fanno, nella cura di questi luoghi ricchi di storia e nel progetto del Cammino di San Rocco,

perché ci hanno lasciato un meraviglioso ricordo indelebile nel cuore, oltre a qualche amicizia in più da coltivare!

Vi aspettiamo in quel di Mantova, per coccolarVi come avete fatto con noi, e per un lungo affettuoso abbraccio!

Emanuela ed Alessandro

Mostra sulla Grande Guerra

29 Aprile 2024

Complimenti e grazie al Gruppo Ana di Mori ed in particolare a Ivan Damin, appassionato collezionista, per la mostra sulla Grande Guerra preparata in sede per la Festa di Primavera. E’ una utile occasione per tutti di farsi un’idea di cosa fu la guerra, anche nella nostra terra, che era una parte dell’ampio fronte, e, osservando le foto, del profondo cambiamento che ha subito nel corso di un secolo. In una prossima edizione suggerirei di inserire qualche ricordo sull’odissea dei moriani profugi a Mitterndorf o in Boemia /Moravia. Ho rivisto una vecchia foto dei militari moriani del 1942, tra cui mio padre Bernardo, alpino della Julia, che in quell’autunno è partito per la tragica e folle campagna di Russia. E’ fortunatamente tornato, grazie al fraterno legame con un suo amico, all’esperienza acquisita sugli altri fronti e grazie al sacrificio della Tridentina che a Nikolajewka, il 26 gennaio 1943, riuscì a sfondare l’accerchiamento dell’Armata Rossa.

Marcello Benedetti

Posto unico

9 Aprile 2024

Posto unico, ben tenuto e che garantisce un’esperienza immersiva anche per noi rievocatori

Gruppo Storico Edelweiss

CAPIRE LA GUERRA PER VIVERE LA PACE

16 Ottobre 2023

Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo!

Non fu dunque per tema, / s’io non t’uccisi: fu per non morire! / Per non morire in te: m’eri gemello (…)

Queste due frasi, una di Lussu (Un anno sull’altopiano) e l’altra di Martini (Perché non t’uccisi) ci hanno accompagnato nelle trincee del caposaldo austriaco del Nagià Grom, sulle montagne intorno a Rovereto.

La visita della classe V al Museo della guerra di Rovereto e alle trincee sopra Mori ha portato quest’anno ad una profonda riflessione tutti i ragazzi che vi hanno partecipato. Perché negli occhi e nei telefoni avevano le immagini e le notizie di Gaza, dell’Ucraina, del Nagorno Karabakh.

Le testimonianze degli sfollati del 1915 sono le stesse di quelle degli sfollati di oggi. Lo stesso dolore, la stessa distruzione del proprio paese, e del proprio cuore.

La follia di chi bramava ed esaltava la guerra è la stessa di chi oggi la esige come solo e unico mezzo per redimere questioni territoriali o economiche.

Così anche l’umanità e il senso di fratellanza senza confini che emerge qua e là negli scritti di molti soldati della Grande guerra, come Lussu e Martini, ci sembra la stessa che sentiamo e che cerchiamo noi ora guardando le vittime delle guerre grandi di oggi.

Questo senso di essere uguali all’altro, fosse anche dichiarato nemico, ci ha guidato nell’affrontare le fonti che raccontano la guerra del 15-18 scoprendo le tracce di questa umanità che emerge in alcune testimonianze anche nel pieno di un conflitto. Come il Natale del 1914 tra gli eserciti del fronte occidentale.

Visitando le sale del Museo della Guerra, abbiamo rintracciato molte analogie e somiglianze tra quelli e questi conflitti, dal punto di vista dell’economia degli stati, della propaganda, del progresso tecnologico, delle necessità mediche, logistiche e così via.

Quindi un numero sconsiderato di morti, feriti, prigionieri. E infine lo stesso risultato ultimo: una “inutile strage” come la definì Papa Benedetto XV nel 1917.

Un altro papa, Pio XII, aveva poi affermato: “Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra”.

Aver dunque rivissuto in questo modo quella terribile pagina della storia ci sta facendo rivivere oggi, in modo più attento e con uno sguardo diverso, le pagine del nostro affaticato mondo contemporaneo.

Questo il senso e il valore di un’uscita davvero didattica.

Liceo Romano Bruni

un giorno da...ricordare

15 Giugno 2023

Carissimi Alpini che vi occupate delle trincee di Nagia Grom grazie per averci accompagnati in questa bella esperienza di storia e conviavilita’.

Ci siamo sentiti circondati dalla ricca natura delle montagne….

ci siamo sentiti abbracciati dagli stretti cunicoli delle trincee della prima guerra mondiale….

ma soprattutto ci siamo sentiti accolti dalla vostra simpatia e dal vostro affetto.

Grazie ancora per la Vostra continua testimonianza e devozione e per tenere vivo il ricordo di chi ha fatto sacrifici e donato la vita per ideali cari a tutto il popolo.

Asd beato Carlo Steeb – Verona

Asd beato Carlo Steeb - Verona

IL MONUMENTO AI CADUTI

Monumento per ricordare i Compagni Scomparsi e i Caduti di tutte le guerre.

LA SEDE IL VIDEO

I MOTTI ALPINI

RELAZIONE MORALE

La relazione morale è uno strumento indispensabile per far conoscere e racchiudere tutte le attività organizzate nell’arco di un anno solare e l’andamento patrimoniale dell’Ente.

STORIA DELL'A.N.A. A FUMETTI

Trofeo Caduti di Mori

1° Classificato alla Gara è stato il
Gruppo Alpini Mori

FERRATA DI MONTE ALBANO

La via attrezzata "Ottorino Marangoni" è una via ferrata realizzata dalla Sezione C.A.I. - S.A.T. di Mori nel 1976 su una parete rocciosa.

MART ROVERETO

Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto è un centro museale del Trentino

CAMPANA DEI CADUTI

La Campana dei Caduti di Rovereto è stata fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale,

SANTUARIO DI MONTE ALBANO

Il santuario dell'Annunciazione della Beata Maria Vergine, anche noto come santuario di Montalbano è una chiesa sussidiaria a Mori, in Trentino. Risale al XVI secolo.

MUSEO DELLA GUERRA ROVERETO

Situato nel quattrocentesco castello di Rovereto, unica rocca veneziana in Trentino.

IL CAMMINO DI SAN ROCCO

Lungo il Cammino di San Rocco potrai attraversare molti paesaggi e trincee della grande guerra
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